Ministri Cristiani

Quando vivevo sulla terra, dal momento in cui conobbi Dio, la mia vita si concentrò in una direzione. Tuttavia, il Dio che ho conosciuto sulla terra e il Dio che ho incontrato qui nel mondo spirituale sono fondamentalmente diversi; il Dio della mia esperienza terrena era solo una minuscola parte del quadro d’insieme. Qui ho visto che le esperienze di tanti altri santi e credenti in relazione a Dio, sono quasi identiche alla mia. Ora vorrei raccontarvi le loro esperienze, senza fare nomi.

L’amore eguale di Dio

Quando mi stabilii nel mondo spirituale, fu in una dimensione dove potevo conversare con Dio. Lì studiavo continuamente Dio. Nel corso di questo studio volli raccogliere le storie delle esperienze avute con Dio da altre persone, e così incontrai alcuni ministri cristiani. Uno di loro aveva servito Cristo e si era dedicato esclusivamente al ministero pastorale per tutta la sua vita sulla terra. Disse che aveva incontrato Dio sulla terra, dopodiché aveva sperimentato l’amore di Dio e lo Spirito Santo, ed era guarito dalla sua malattia. Disse, però, che sulla terra aveva avuto solo un’idea molto vaga dell’esistenza reale di Dio, pensando che Dio esiste da qualche parte, ma non si può mai trovare in uno spazio definito. Invece affermò di aver visto chiaramente l’esistenza di Dio dopo essere venuto qui e che la maggior parte delle persone possono curare le loro malattie attraverso lo Spirito Santo.

Poi mi raccontò esempi concreti di malattie umane curate dallo Spirito Santo di Dio. Tuttavia – continuò – ci sono molti casi in cui le malattie umane non sono curate dallo Spirito Santo di Dio; lui aveva pensato in tanti modi diversi al motivo per cui questo succede. Spiegò che la preoccupazione principale di Dio non è guarire le nostre malattie ma abbracciarci tutti con un amore eguale.

Raccontandomi come aveva capito che Dio ama allo stesso modo sia quelli che sono curati che quelli che non lo sono, spiegò che i primi erano guariti perché avevano più cose da fare sulla terra che nel mondo spirituale, mentre i secondi non lo erano perché avevano compiti più importanti da svolgere nel mondo spirituale che sulla terra.

Secondo lui, anche se questi ultimi potrebbero deplorare la loro morte, pensando solo alla loro vita terrena, tutti e due i gruppi di persone sono egualmente importanti dal punto di vista della provvidenza eterna di Dio. Così, la conclusione di questo ministro era che l’amore di Dio per noi non può essere misurato, giudicato o espresso con criteri o metodi ordinari.

1 Maggio 2000