lunedì 10 novembre 2014

La vita e la confessione di un prete

Preti e suore cattolici
La vita e la confessione di un prete
La liturgia cattolica è molto più solenne ed elaborata di quella protestante. Per questo la Chiesa Cattolica offre tante opportunità per purificare ed evangelizzare i cuori delle persone attraverso le cerimonie religiose e le funzioni sacre. Vorrei presentare l’esperienza divina di un prete dal cuore puro che visse tutta la vita in quell’ambiente senza sposarsi unicamente per amore del Signore. Disse che aveva scelto il cammino spirituale sotto aspre persecuzioni religiose e il disprezzo della sua famiglia. Soffriva nel cuore sin dall’infanzia e decise di seguire la via della religione in circostanze spirituali urgenti e dolorose. Da quel momento non ebbe più nessun interesse per gli affari del mondo e seguì il cammino spirituale con una determinazione assoluta. Era completamente solo, e non soltanto nel periodo del noviziato, ma anche durante tutta la sua missione sacerdotale. Certo aveva dei parenti, ma nessuno di loro si curava di lui o lo andava a trovare. I suoi genitori e i suoi fratelli avevano dei rapporti complicati. La sua missione religiosa significava vivere insieme al Signore e condividere gioie e dolori solo con Lui.
Durante la sua missione sacerdotale ebbe un’esperienza del tutto inaspettata. La disciplina spirituale richiede che limitiate tutti i vostri rapporti secolari. Un giorno, però, mentre era profondamente addormentato, una ragazza di straordinaria bellezza venne da lui tutta nuda e gli chiese di giacere con lui. Scioccato, egli le chiese: «Ma cosa succede? Chi sei tu?» In realtà era una vergine che svolgeva una mansione sacra insieme a lui nel convento annesso alla stessa chiesa. Cosa pensate che sia successo in una situazione del genere tra un giovane uomo ed una giovane donna? Essi peccarono lì, davanti a Dio, poi se ne andarono per la loro strada. Il prete cercò di abbandonare la via del sacerdozio. Lottò fortemente sulla domanda qual è lo scopo di Dio nel creare gli esseri umani e quanto gli uomini devono disciplinarsi spiritualmente. La sua mente e il suo corpo si coprirono di cicatrici e la sua frustrazione, disperazione e senso di nullità lo condussero sull’orlo della morte.
Ma fu in quello stato miserabile che sperimentò l’amore di Dio. Sentendosi completamente rovinato, era solo in una stanza buia quando, all’improvviso, apparve una luce splendente che abbracciò la sua mente e il suo corpo. Gradevolmente avvolto in quella coltre di pace e di felicità, non poteva dire se fosse vero o se stesse sognando. Da quella luce venne una voce che disse: «Il Dio Javhe ti ama. Quindi, proprio come Dio ama te, tu devi amare tutta l’umanità. Io diedi Eva ad Adamo come sua sposa perché non era cosa buona vederlo solo. Tu pensi di essere solo, ma non sei solo. Il Dio Javhe sarà con te e ti amerà sempre». In quella felicità simile a un sogno rinnovò il suo spirito e coltivò la sua mente e il suo corpo, diventando così una persona nuova; ora sentiva che l’amore di Dio poteva spazzare via completamente il suo dolore, e al di là di questo le sofferenze e le ferite di tutta l’umanità. Da allora, ricordando sempre la voce compassionevole di Dio, si dedicò ad amare l’umanità nella sua veste di prete.
Per il resto della vita svolse la sua missione santa seguendo rigorosamente le regole del monastero e quando lasciò la terra e venne qui nel mondo spirituale, sperimentò l’amore eterno e infinito di Dio e il rapporto stabilito tra Dio e gli esseri umani. Si rese anche conto che il celibato non è la volontà originale di Dio. In altre parole arrivò a capire con certezza che Dio gioisce sempre nel vedere le persone che si uniscono insieme in coppia e che persino Dio ha bisogno di stare con le persone se vuole essere felice. Dio creò Eva come compagna di Adamo e desiderava che essi si moltiplicassero e riempissero l’universo. Per questo si domandava come mai, allora, Dio aveva prescritto il celibato. Rivolse a Dio questa domanda facendo tante condizioni spirituali e alla fine scoprì la volontà di Dio. Si rese fermamente conto che, sebbene Dio abbia bisogno di un corso spirituale di preti e di suore non sposati prima che la provvidenza sia pienamente realizzata, il Suo scopo originale nel creare gli esseri umani era che Adamo ed Eva diventassero una coppia e mettessero al mondo dei figli, formando in questo modo una famiglia, una società, una nazione e un mondo ideali.
Così desiderava sinceramente che l’autorità papale e tante persone che sono alla ricerca spirituale riconoscessero veramente lo scopo originale di Dio. Disse con decisione: «La strada di chi è alla ricerca spirituale non è affatto facile; tuttavia queste tribolazioni nella nostra vita non sono la volontà originale di Dio». Questa fu la sua conclusione. Subito prima di ricevere questo messaggio, la medium aveva offerto una preghiera, quando improvvisamente le apparve l’immagine di un uomo e di una donna che si abbracciavano in una camera da letto. Così cominciò a trascrivere il messaggio domandandosi cosa volesse dire quella visione.
9 maggio 2000

2 commenti:

  1. La vita e la confessione di un prete
    La liturgia cattolica è molto più solenne ed elaborata di quella protestante. Per questo la Chiesa Cattolica offre tante opportunità per purificare ed evangelizzare i cuori delle persone attraverso le cerimonie religiose e le funzioni sacre. Vorrei presentare l’esperienza divina di un prete dal cuore puro che visse tutta la vita in quell’ambiente senza sposarsi unicamente per amore del Signore.

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  2. Ma fu in quello stato miserabile che sperimentò l’amore di Dio:
    "Sentendosi completamente rovinato, era solo in una stanza buia quando, all’improvviso, apparve una luce splendente che abbracciò la sua mente e il suo corpo. Gradevolmente avvolto in quella coltre di pace e di felicità, non poteva dire se fosse vero o se stesse sognando. Da quella luce venne una voce che disse: «Il Dio Javhe ti ama. Quindi, proprio come Dio ama te, tu devi amare tutta l’umanità. Io diedi Eva ad Adamo come sua sposa perché non era cosa buona vederlo solo. Tu pensi di essere solo, ma non sei solo. Il Dio Javhe sarà con te e ti amerà sempre»."

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