lunedì 10 novembre 2014

Saint' Agostino, l’ingresso nel mondo spirituale

L’ingresso nel mondo spirituale
Sono contento di poter scrivere da oggi quello che volevo veramente scrivere. Non penso che ci siano molte persone che durante la loro vita sulla terra pensano, desiderano e aspettano il mondo dopo la morte e si preparano per questo. L’apprensione sul mondo invisibile e la paura della morte devono essere sentimenti comuni alle persone con il corpo fisico. Nella seconda metà della mia vita, sono vissuto nel timore reverenziale del mistero divino e con assoluta fede e speranza in Dio. Poiché avevo questa fede e questa speranza, ho incontrato la morte tranquillamente, anche se non vedevo con chiarezza il mondo verso il quale siamo diretti dopo la morte. Da ora in poi vorrei trasmettere nel modo più dettagliato possibile la realtà del mondo spirituale che ho sperimentato, e spero che questo possa giovare alla vita di quei credenti che mi ricordano e pensano a me.
Un giorno sentii che si avvicinava la fine della mia vita nel corpo fisico e l’inizio della mia vita come spirito. A quel tempo, non riconobbi la mia morte fisica, ma sentii che nel mio corpo si stava verificando un fenomeno spirituale misterioso. Con gioia sincera, fui condotto da due o tre donne che facevano da guida ad unirmi ad una lunga fila di persone e a rimanere lì tranquillo. Le mie guide indossavano abiti azzurri, e il loro splendore mi abbagliava gli occhi. Dopo avermi detto tranquillamente di aspettare nella fila, se ne andarono via. La fila, però, non era collegata in una direzione, e mentre la seguivo non potevo assolutamente vedere dove andavano a finire tutte le persone che erano davanti a me. C’erano anche tante persone che stavano dietro di me e quasi tutte erano calme e cordiali. I loro abiti erano molto semplici, non vistosi. Anche se non potevo vedere dove andavano le persone davanti a me, il loro numero diminuiva e si avvicinava il mio turno. Misteriosamente, anche senza nessuna guida, le persone davanti a me entravano rapidamente da qualche parte. Alla fine arrivò il mio turno. Mentre esitavo non sapendo dove andare, all’improvviso mi sentiti tirare verso l’alto nel vortice di un vento.
Poi andai a posarmi in un posto; arrivai là senza l’aiuto di nessuna guida. Lì potei vedere tanta gente: c’erano persone che partecipavano ad una grande conferenza, persone che assistevano ad una funzione religiosa, persone che studiavano in un posto simile ad una scuola, bambini e adulti che si riunivano e andavano a passeggio di qua e di là e via dicendo. Volevo sapere dove mai sulla terra si trovasse quel posto, ma non riuscivo a scoprire chiaramente dove mi trovavo. Non sapevo neanche dove dirigermi. Andando in giro, guardando di qua e di là, chiesi ad una donna dov’era quel posto, e lei mi guardò e disse che non dovevo ancora saperlo, poi se ne andò. Non sapendo dove stare, non potevo che continuare a girovagare per quella zona. Non so quanti giorni trascorsi in quel modo. Un giorno, tuttavia, accadde qualcosa di strano; una luce sconosciuta apparve, mi avvolse, mi tirò su e volò in alto nell’aria diretta da qualche parte. A un certo punto caddi dall’aria come se fossi stato paracadutato dall’alto e in quel momento nel mio cuore si sprigionò una gioia e una pace misteriosa e cominciai a cercare Dio, gridando: “Dio”. Poi, finalmente, potei udire la voce di Dio che diceva: “Da oggi in poi starai qui”.
Da quel momento in poi, cominciarono a succedermi delle cose misteriose. Quando avevo una domanda, subito la risposta affiorava alla mia mente, e quando dentro di me pensavo ad una cosa, essa appariva immediatamente davanti ai miei occhi. Inoltre, quando pensavo di andare da qualche parte, il mio corpo si muoveva già secondo quel pensiero. Questo alla fine mi fece capire che quella non era la vita sulla terra. A quel tempo, le situazioni del mondo spirituale che vedevo erano ancora praticamente identiche alle esperienze che avevo avuto sulla terra, per questo non riuscivo a distinguere fra la mia vita con il corpo e la mia vita come spirito. Così dovevo chiedere spiegazioni agli altri. Arrivai a rendermi conto che le persone intorno a me erano senza un corpo.
Dopo un po’, non so quanto tempo fosse passato, preparai un posto fisso proprio come quello che avevo avuto sulla terra dove potevo pregare Dio. In quel luogo pregai Dio chiedendo: “Che cosa devo fare qui e come devo vivere?” Poi, d’un tratto, apparve da tutte le direzioni una luce splendente e fu come se luci elettriche di decine di migliaia di volt si fossero accese all’improvviso. In una tale atmosfera, udii per un attimo una voce che diceva: “Tu sei tu. Perciò prega che tu diventi Me”. Poi la voce tacque. Ma io, per quanto pensassi, non riuscivo a capire il significato di quella voce. Così pregai Dio: “Dio, cosa intendi quando dici: “Tu sei tu. Perciò prega che tu diventi Me”. Pregavo su questo punto in continuazione. Poi, un giorno, la voce comparve di nuovo in una luce splendida e disse: “Tu sei tu, Agostino. Prega di diventare Dio. Tu sei solo te stesso. Ora, diventa qualcuno con cui Dio sta”.
Dopodiché quel luogo fu avvolto dall’oscurità. I miei occhi si riempirono di lacrime ancor prima che me ne rendessi conto. Lacrime di pentimento cominciarono a scorrere dal profondo del mio cuore. Mi resi conto da solo che in passato la mia dedizione a Dio aveva avuto origine dalla mia arroganza e mi pentii profondamente per questo. Era un pentimento irrefrenabile. Non potevo reprimere il sentimento di rammarico per non essere riuscito a diventare uno con Dio a causa della mia arroganza e del mio egoismo. Cominciai a piangere dicendo: “Dio, per favore, perdona i miei errori. Per favore perdonami”. Non so quanti giorni passarono in questo pentimento. Ricordo solo che ci volle molto tempo per purificare il mio cuore. In quel periodo Dio non mi apparve. Decisi di continuare a pregare e a pentirmi finché Dio non sarebbe venuto a stare con me. Continuai a pregare e a pentirmi fin nel profondo delle ossa, dicendo a me stesso. “Tu sei tu, tu sei solo tu.” Anche se avevo servito Dio per tutta la mia vita, Dio non poteva stare con me.
24 Aprile 2000

3 commenti:

  1. E' UN BEL MESSAGGIO DAL MONDO SPIRITUALE PER CHI È ALLA RICERCA DI DIO. ANCHE INTERESSANTI LE VARIE ESPERIENZE DI SANT' AGOSTINO NEL MONDO SPIRITUALE RIGUARDO A L'ESISTENZA DI DIO. NON DI MENO INTERESSANTE LA SUA CONDIVISIONE CON LE PERSONE INCONTRATTE!
    IO CONSIGLIEREI DI LEGGERE LA PRIMA PARTE DI QUESTA MESSAGGIO DI SANT'AGOSTINO PER COMPRENDERE IL MESSAGGIO IN TUTTA LA SUA AMPIEZZA!
    Ecco il link:

    http://santagostinonuoveconfessioni.blogspot.it/2014/11/1-la-vita-di-santagostino-sulla-terra.html

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  2. Un giorno sentii che si avvicinava la fine della mia vita nel corpo fisico e l’inizio della mia vita come spirito. A quel tempo, non riconobbi la mia morte fisica, ma sentii che nel mio corpo si stava verificando un fenomeno spirituale misterioso. Con gioia sincera, fui condotto da due o tre donne che facevano da guida ad unirmi ad una lunga fila di persone e a rimanere lì tranquillo.

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  3. Anche se vivevo nell’amore e nella luce straordinaria di Dio, tante volte non riuscivo a realizzare i desideri di Dio perché non li capivo chiaramente. Così, continuando la mia preghiera a diversi livelli, feci ogni genere di sforzo per mantenere il principio di dire sempre di sì a Dio.

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