Persone senza una fede
religiosa
Un musicista di strada
(cantante classico)
Tutti noi, quando nasciamo,
siamo dotati di un carattere unico e nel corso della nostra vita cerchiamo di
sviluppare i nostri talenti particolari. Vorrei presentare una persona che ha
fatto questo molto bene. Questa persona era nata con una voce che era un dono
di Dio e poteva mostrare con orgoglio il suo talento davanti a chiunque. La
cosa migliore per lui era fare il cantante di musica classica. Sviluppando il
suo talento si laureò in musica vocale, divenne un professore in questa
disciplina, ispirò i cuori di tante persone attraverso le sue belle canzoni e
visse nel prestigio e negli agi. Per questo provava sempre gratitudine per il
suo talento. Pensava di essere fortunato perché non si era guadagnato la fama e
la ricchezza lavorando duramente, ma attraverso il suo talento innato. In
questa vita di agi, tuttavia, era troppo arrogante, pieno di vanagloria e di
egoismo e non aveva nessuna considerazione per la situazione delle altre
persone. Col suo genio, realizzò lo scopo della sua vita.
Un giorno, tuttavia,
all’improvviso si abbatté su di lui una disgrazia. Contrasse il cancro alla
laringe. Non poteva più né cantare né continuare a fare il professore. Da quel
momento in poi cominciò a sentire la vanità e la fugacità della vita e capì che
gli esseri umani sono estremamente deboli e impotenti. Nell’ospedale incontrò
tanti ammalati e i suoi occhi si aprirono ai problemi e alle difficoltà delle
persone intorno a lui. Sentì profondamente la sua impotenza e il vuoto della
sua vita e rimpianse amaramente di essere stato così privo di cuore verso gli
altri.
Man mano che la sua salute
peggiorava, sentì che non gli rimaneva molto tempo da vivere; perciò, decidendo
di dedicare il suo talento per amore del prossimo, cominciò ad andare in giro a
cantare con tutte le sue forze, soprattutto per i malati, per le persone sole e
per le strade. Stranamente, tuttavia, ogni volta che cantava, acquistava nuovo
coraggio e sentiva sempre meno male alla gola. Avendo questa esperienza
misteriosa, e ricordando il suo passato, andò in tanti posti a cantare con
tutte le sue energie. Un giorno, mentre cantava, ebbe un’esperienza con Dio. Il
suo corpo divenne caldo come una palla di fuoco e sentì come se stesse volando
nell’aria, quando Dio apparve con una voce che diceva: «Ora la tua malattia è
guarita. Da ora in poi usa la tua voce per il bene del prossimo». Poi scomparve
in un lampo come una nuvola bianca.
Da quel momento diventò un
musicista di strada e consolò il cuore dei passanti finché concluse la sua vita
sulla terra. Qui, nel mondo spirituale, fu sorpreso di rivedere Dio e si
convinse che Dio può guarire quello che è umanamente incurabile e fare ciò che
è umanamente impossibile. Disse che ora sta vivendo e servendo Dio nel luogo di
Dio mentre si pente profondamente per essere stato così spietato e arrogante
verso le altre persone. Mentre ascoltavo questa storia, mi venne da pensare che
non importa quanto un individuo possa essere brillante, davanti a Dio non è
altro che una piccola creatura, eppure non se ne rende conto. Se vogliamo
essere saggi figli di Dio, mentre siamo sulla terra non dobbiamo vantarci
troppo dei nostri talenti, ma aiutare gli altri e mantenere la giusta fede.
Una bell'esperienza:
RispondiEliminaUn giorno, mentre cantava, ebbe un’esperienza con Dio. Il suo corpo divenne caldo come una palla di fuoco e sentì come se stesse volando nell’aria, quando Dio apparve con una voce che diceva: «Ora la tua malattia è guarita. Da ora in poi usa la tua voce per il bene del prossimo». Poi scomparve in un lampo come una nuvola bianca.
Un Ateo:
RispondiElimina«A che serve cercare Dio?» Credeva che le persone cercassero Dio perché nella vita mancava loro qualcosa, ma lui non aveva bisogno di Dio perché non gli mancava nulla. Chiedendo: «Dov’è Dio?» si godé le ricchezze della sua vita finché non andò nel mondo spirituale.
Secondo quanto racconta, quando concluse la sua vita agiata sulla terra e giunse qui nel mondo spirituale, non c’era nulla di preparato per lui. Non c’era nessuno che si prendesse cura di lui, non c’era niente né da mangiare né da vestire per lui, e persino tutti i suoi amici lo disprezzavano e lo maltrattavano.
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