La vita di Sant’Agostino
sulla terra
l’età adulta
La maggior parte delle
persone che sono morte, nel loro processo di nascita, crescita e ritorno a Dio,
devono aver concluso la loro vita ignorando il fatto che l’essere umano è un
microcosmo e una parte del corpo di Dio. Questo successe anche a me. Ma quando
incontrai l’essenza della religione nella mia gioventù, la mia visione della
vita cominciò a cambiare. Da allora, a differenza degli anni dell’adolescenza,
sviluppai un grande interesse verso tutte le cose che riguardavano Dio.
L’essere umano vive come una parte del corpo di Dio e nell’universo, dagli
atomi estremamente piccoli al cielo immensamente grande, non c’è nulla che non
appartenga a Lui. Il corpo e lo spirito umano appartengono tutti a Dio e, dalle
piccole cellule umane ai fini capelli dell’uomo, non c’è nulla che appartiene
agli esseri umani stessi. Così non c’è nulla in nostro possesso che non sia
toccato dalla mano di Dio.
Come furono creati gli
esseri umani? Sappiamo poco su queste questioni, eppure abbiamo trattato e
usato il nostro corpo con negligenza, a nostro piacimento, come se fossimo noi
i proprietari. Se è vero che Dio ci ha creato, deve conoscere i particolari di
ciascuno di noi. Deve esistere un essere che sa da dove siamo venuti,
attraverso quale processo siamo stati creati e qual è lo scopo della nostra
creazione; se questo essere è Dio, non pensate che conosca tutte queste cose?
Se Dio è colui che ci ha ideato e creato, qual è il rapporto fra Lui e noi?
Abbiamo i nostri genitori fisici e anche il nostro Creatore. Qual è il rapporto
fra i genitori e i figli, e fra Dio e gli esseri umani? Nell’età adulta tentai
di studiare concretamente e spiegare chiaramente questa profonda questione e la
provvidenza di Dio. A quel tempo tra i miei interessi principali c’erano
domande del tipo: Per quale scopo sono nato in questo mondo? Qual è lo scopo e
la speranza finale di Dio per noi? Alla fine dove andremo?
Cercai di assumermi la
responsabilità delle dottrine che avevo stabilito, perché non volevo che le mie
idee causassero confusione nei miei discepoli, nei miei successori o nelle
generazioni future. Cercai di descrivere chiaramente che direzione aveva preso
la mia vita passata, per cosa avevo vissuto, da dove veniamo e dove siamo
diretti. Volevo fare un’opera di valore come parte del corpo di Dio e
completare la mia missione sulla terra. Mi dedicai con grande impegno a
studiare la speranza di Dio per noi esseri umani e Dio stesso. Volevo scrivere
in modo dettagliato quali sono i nostri doveri verso Dio e perché dobbiamo
vivere sotto la Sua legge. Solo in età adulta arrivai a poco a poco a capire il
significato delle preghiere accorate di mia madre. Da adulto mi dedicai
unicamente a vivere con Dio e a scrivere in modo chiaro e dettagliato sulla Sua
esistenza, la Sua provvidenza e i nostri doveri di fronte a Lui. Quindi, il mio
desiderio costante e la motivazione della mia vita da adulto era trasformare il
mondo che ignora Dio in un mondo dove si adora e si serve solo Dio.
20 aprile 2000
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