Dio scoperto da Sant'Agostino
L’amore di Dio
Riceviamo il nostro corpo
dai nostri genitori fisici e viviamo la nostra vita nel loro amore. Perciò
siamo sempre pronti a rispettare l’amore dei nostri genitori fisici, perché lo
sperimentiamo attraverso i nostri sensi fisici. D’altro canto, poiché
generalmente non possiamo percepire l’amore di Dio attraverso i nostri sensi
fisici, viviamo la nostra vita preoccupandoci poco del Suo amore.
In realtà,
durante tutta la nostra vita, l’amore di Dio svolge un ruolo molto più
importante dell’amore dei nostri genitori fisici. Nonostante ciò, la maggior
parte di noi non riesce a riconoscere l’amore di Dio.
Nella mia vita terrena,
per quanto mi sia reso conto dell’amore di Dio fino ad un certo punto, non sono
riuscito a capire che Dio ci dà un amore immensamente più grande e più profondo
di quello che immaginiamo.
Persino dopo che mi sono separato dal mio corpo e
sono arrivato qui, non sono riuscito a capire questo, anche se ho sperimentato
l’amore di Dio tantissime volte; da qui il mio pentimento per un lungo periodo
di tempo. Non posso descrivere a parole il mio cuore a quel tempo.
Penso che sia solo perché
non conoscono Dio, che le persone Lo servono, Lo pregano e Lo supplicano,
perché Dio sa già di che cosa abbiamo bisogno e ha già preparato quello per cui
preghiamo, proprio come una madre conosce e prepara ciò di cui il suo bambino
ha bisogno ancor prima che il bimbo pianga per ottenerlo.
Dopo essere venuto
qui e aver udito la voce di Dio, mi sono reso conto tante volte dei miei
difetti e dei miei errori che non avevo capito, così ho fatto continue
preghiere di pentimento. Ogni volta che facevo questo, Dio mi chiamava:
«Agostino», poi non diceva più nulla. E quando mi inginocchiavo e mi inchinavo,
chiamava alcune volte il mio nome «Agostino», poi se ne andava. Quando rimasi
senza parole, mi prostrai a terra e versai lacrime di pentimento, Dio mi chiamò
e mi disse: «Le tue lacrime addolorano il mio cuore», poi se ne andò di nuovo.
Da quel momento decisi di non piangere più davanti a Dio per non affliggere il
Suo cuore. Ma questo non è tutto sulla mia esperienza di Dio; ho sperimentato
Dio in tante dimensioni diverse.
Un giorno, per presentare
Dio, con entusiasmo spiegai a qualcuno l’immagine di Dio che avevo sperimentato
direttamente, dicendogli che anche lui poteva incontrare Dio di persona. Dopo
qualche giorno, tuttavia, Dio mi chiamò e mi disse: «Dio non può incontrare
direttamente questa persona. Perciò, vai tu, al mio posto, a testimoniargli di
Dio. Costui ha ancora tanta strada da fare prima di incontrare Dio. Proprio
come io ti amo, così tu guida lui con amore, ma non dirgli che Dio non lo può
incontrare direttamente».
Nel corso dei secoli, anche se Dio voleva vivere
insieme alle persone, la provvidenza di restaurazione è stata prolungata
ripetutamente perché le persone hanno continuato a non essere all’altezza dello
standard. Ogni volta che penso a questo mi si spezza il cuore.
Posso presentare
con fiducia Dio a qualunque persona, e continuerò a impegnarmi per aiutare
tutti a stabilire il loro standard di cuore in modo che possano incontrare Dio
direttamente. Pregherò con fervore affinché venga presto il giorno in cui tutti
noi, me compreso, possiamo coltivare il campo del nostro cuore e stabilire il
nostro atteggiamento di fede nel modo giusto.
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